Gli usi più comuni dell’elettricità con l’acqua

Acqua e elettricità, elettricità e acqua rappresentano un binomio davvero pericoloso. Fin da bambini veniamo infatti istruiti, ripetendo a gran voce la necessità di destare particolare attenzione a questa combinazione, anche perché il risultato di un errore di valutazione, legato ad una leggerezza, può essere gravissimo.

Utilizzare l'acqua quando c'è la corrente elettrica implica il rischio di rimanere folgorati, spesso senza possibilità di sopravvivenza. Per fortuna, con l'introduzione degli attuali sistemi salva-vita, ben collegati ai nostri impianti elettrici, la nostra sicurezza domestica è migliorata notevolmente.

 

Quali sono dunque gli usi più comuni dell’elettricità applicata alla risorsa idrica?

 

Ecco una rappresentazione delle principali situazioni dove elettrodomestici e altri oggetti che necessitano dell'elettricità per funzionare, entrano in contatto con l’acqua, generando situazioni potenzialmente “elettrizzanti” (o, al contrario, estremamente sicure, grazie alle caratteristiche di costruzione degli oggetti stessi).

 

Elettricità e acqua: fare attenzione

Nel nostro tran tran quotidiano c’è un preciso momento, in un luogo ben noto, in cui elettricità e acqua possono entrare piuttosto facilmente in contatto. Parliamo del nostro bagno, e di tutte quelle azioni che spesso vengono compiute dopo la doccia, in una condizione in cui quindi acqua e umidità sono presenti nella stanza.

Sia che si tratti di utilizzare un phon, sia che si tratti di usare un rasoio da barba, bisogna fare grande attenzione, soprattutto nel momento in cui colleghiamo l’elettrodomestico alla presa elettrica: non dobbiamo assolutamente permettere che l’acqua o la nostra pelle bagnata entri a contatto con l’impianto elettrico, esponendoci a seri rischi. Per questo è buona regola attendere di asciugare interamente il corpo prima di utilizzare l’asciugacapelli.

Questo consiglio è da tenere in grande considerazione anche e soprattutto nel caso di un dispositivo usurato, con un cavo elettrico deteriorato o parzialmente scoperto o una presa elettrica sporgente e mal posizionata. Sottovalutare una condizione così pericolosa potrebbe avere un costo altissimo.

Altri casi limite possono presentarsi in cucina. L’utilizzo di frullatori, robot da cucina, bollitori elettrici e simili implica ugualmente la conpresenza di acqua ed elettricità e dobbiamo prendere le dovute precauzioni, onde evitare che i due elementi entrino in contatto, in modo da preservare la nostra salute e quella di chi ci circonda.

 

Elettricità e acqua: nessun rischio

Esistono invece situazioni dove elettricità e acqua non creano alcun tipo di problema, in virtù delle caratteristiche degli oggetti stessi, studiati proprio per poter essere utilizzati a contatto con l’acqua e senza causare alcun problema. Il caso più semplice è quello delle telecamere subacquee, o delle action cam, ovvero telecamere che hanno delle qualità costruttive e delle protezioni adeguate, così da impedire che l’acqua possa entrare a contatto con i componenti interni e rovinarli.

 

Se infatti il rischio di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente è quello del contatto tra corrente elettrica casalinga e acqua, in questo caso invece si parla di oggetti realizzati con il fine di garantire la protezione della componentistica interna dall’acqua, condizione che renderebbe inutilizzabile molti degli oggetti di uso quotidiano, come ad esempio gli smartphone.

Proprio a proposito degli smartphone, negli ultimi anni ha preso vigore la commercializzazione di prodotti certificati contro l’acqua (cosiddetti waterproof), realmente impermeabili e che non temono di cadere accidentalmente in contatto con questo elemento.

Si noti come questi modelli di telefono dispongano di difese dall'acqua anche nella condizione di ricarica. Quando infatti li andremo a collegare alla presa elettrica, a causa di un quantitativo limitato di livello di batteria, sono presenti solitamente dei sensori che impediranno l'inizio della ricarica fin quando sarà presente la più piccola goccia d'acqua o l'umidità nella porta di ingresso, lasciata necessariamente scoperta.

Non sono solo gli oggetti più piccoli ad avere questo tipo di caratteristiche, visto che anche oggetti più voluminosi, come nel caso di uno scooter d’acqua, sono presenti componenti elettrici, progettati in maniera tale da non rendere facile l’usura ed essere esposta a problemi provocati dall’acqua. Nel caso poi dell'acquascooter parliamo inoltre di acqua salata, caratteristica che si rivela ancora più aggressiva nei confronti degli oggetti alimentati elettricamente.

 

La pompa idraulica

Esistono, infine degli oggetti che funzionano solo se connessi al circuito elettrico casalingo, ma che al contempo sono realizzati per essere utilizzati a strettissimo contatto con l’acqua. Si parla appunto delle pompe idrauliche, che hanno ragione d'esistere perchè in grado di spostare volumi d’acqua da un luogo verso l'altro, ma che al contempo necessitano costantemente di energia elettrica per poter funzionare, salvo in caso di collegamento a impianto solare, come nel caso dei mini impianti solari per l’irrigazione, sempre più diffusi in Italia.

In questi casi, come potrà essere garantita la sicurezza di chi andrà ad utilizzare l'elettropompa?

Si ricorda come una pompa per uso idraulico abbia lo scopo di aspirare l’acqua da una zona e quindi trasportarla altrove e pertanto molto utile in caso di allagamento. Si tratta di un sistema molto utilizzato, la cui potenza e caratteristiche varieranno notevolmente a seconda della situazione che dovrà fronteggiare. E' questa la ragione principale per cui esistono tantissimi tipi di pompa differenti, caratterizzati da prelalenza e portata diversa. Potrà così servire una piccola pompa idraulica nel caso di una piscina, mentre si potrebbe avere bisogno di un dispositivo che sappia pompare molta più acqua, nel caso di strumenti di emergenza, come nel caso delle stazioni di sollevamento.

La potenza della pompa dipenderà infatti dalla quantità d'acqua che riuscirà a movimentare nell'arco di un’ora in base ovviamente a quanta energia elettrica si utilizzerà. Va da sè che una pompa potente usa molta energia per poter aspirare molta più acqua in uno stesso lasso di tempo.

Anche un dispositivo del genere, lavorando costantemente acqua, ha bisogno di una protezione. I principali tipi di pompa sommersa o a immersione basano la loro protezione su un sistema a tenuta stagna: il motore centrale è infatti tenuto separato dall’acqua attraverso una “camera” sigillante. Il risultato è quello di uno strumento sicuro, anche se è importante controllare tale caratteristica di sicurezza al momento dell’acquisto, analizzando le diverse certificazioni di cui il prodotto deve essere dotato.

Si tratta infatti di uno strumento di uso quotidiano e non potremmo permetterci di derogare la nostra sicurezza alla nostra superficialità, perchè rischieremmo di pagarla cara.

Scritto da Demshop
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