Problemi dei cronotermostati wireless

 

problema
 

Esistono ancora molte case in Italia prive di cronotermostato. In questi casi ogni qual volta si intende accendere i termosifoni, bisognerà mettere in funzione la caldaia. Se a questo aggiungiamo il fatto che in molti casi le caldaie vengono installate sui balconi, possiamo ben immaginare il disagio di effettuare un'operazione di questo tipo, in pieno inverno, ovvero quando le temperature esterne possono essere davvero rigide.

 

E' possibile che nel 2020 per far funzionare una caldaia a gas dobbiamo uscire fuori, sul balcone o ballatoio?

Certamente no.
Ma allora come fare ad accendere i radiatori e migliorare il clima nell'abitazione se non si ha la voglia né le risorse economiche per sostenere le spese di opere murali, necessarie per installare un cronotermostato sulla parete interna di una casa?
Alcuni utenti potrebbero risolvere il problema applicando delle canaline, ovvero delle condutture specifiche all'interno delle quali far passare i cavi elettrici che servono per collegare il cronotermostato da parete alla caldaia.
Si tratta certamente di una soluzione molto approssimativa, visto che dal punto di vista estetico non è certo un sistema che può soddisfare un pubblico moderno, sempre più abituato a elettrodomestici di design e ad accessori che non interferiscono con il resto dell'arredo.


Ad ogni modo, è ugualmente necessario connettere la caldaia con un cronotermostato, quando vogliamo realizzare un impianto di riscaldamento adeguato, attraverso il quale stabilire quando accendere i termosifoni di casa o quando spegnerli, senza ricorrere alla telepatia.
Una volta eseguite le corrette impostazioni, in caso si tratti di un cronotermostato settimanale, sarà possibile stabilire in quali giorni e in quali orari raggiungere una determinata temperatura o far spegnere lo strumento elettronico, scongiurando consumi energetici superflui, quando si è raggiunta già una temperatura ottimale.

Il sistema migliore per far funzionare il cronotermostato senza connetterlo con scomodi fili sarà quello di comprare un cronotemrostato wireless, evitando così di trasformare la casa in un cantiere ed essere costretti a rompere muri pur di inserire all'interno dei cavi elettrici.
Grazie ad un cronotermostato senza fili, l'apparecchio, sfruttando la wifi di casa, dialogherà con la caldaia e al verificarsi le condizioni impostate, farà partire o chiudere il riscaldamento di casa.
Volendo dare una definizione d'effetto, potremmo definirlo un cronotermostato che usa la telepatia.

Il cronotermostato può essere appoggiato in qualunque punto della casa ed utilizzarlo a piacimento per gestire in modo più intelliggente il calore. Secondo questa logica si potrà attivare il riscaldamento soltanto nelle stanze più utilizzate.
Accade quasi sempre che se durante il giorno abbiamo maggiore necessità di mantenere riscaldato un salotto, di notte potrebbe essere più utile creare il giusto tepore nella sala in cui riposiamo. Questa modalità di gestire il caldo in casa si rivela molto utile, soprattutto per le famiglie più giovani, che hanno maggiori necessità di fare economia e dimostrano, in linea di massima, di avere attitudini quotidiane meno “standardizzate”.


Tra i vantaggi dei cronotermostati wireless vi è la facilità di installazione perchè, a dispetto di quello che si possa pensare, impiegare meno fini rende più agevole anche la fase di montaggio, con buona pace degli installatori di cronotermostati.
Esistono tanti tipi di cronotermostato, ma quello senza fili è certamente uno tra i più venduti. Scopriamo perchè.

Come funzionano i cronotermostati wireless

Oggi in commercio vi sono svariati modelli di cronotermostati wireless, la maggior parte dei quali si dimostra affidabile.
Alcuni tra loro però potrebbero ugualmente creare dei problemi in fase di trasmissione dei dati e pertanto bisogna essere abbastanza oculati quando si sceglie un cronotermostato senza fili per la propria caldaia.
Ci sono due tipologie di cronotermostati wireless: uno più basilare ed uno tecnologicamente più evoluto.
Il più semplice da impostare non consente il funzionamento da remoto, ovvero non può essere controllato tramite smartphone o computer, ma garantisce solo una comunicazione interna tra caldaia e crono, senza il bisogno di cablaggio.


La seconda tipologia di crono può essere tenuto sotto controllo  attraverso i dispositivi mobili, questo vuol dire che si può comandare tramite App anche mentre si è a lavoro ed è possibile attivare il riscaldamento quando si è lontani di casa, senza per questo rischiare di trovare una casa fredda e inospitale quando sarà ora di farvi ritorno. Anche se molti utenti tendono a confonderli, esiste una differenza sostanziale tra un crono senza fili ed un cronotermostato gsm. In quest'ultimo caso non occorrerà un collegamento internet, ma sarà sufficiente un telefonino che invia SMS per gestire quando attivare o spegnere la caldaia, semplicemente inviando un messaggio di testo contenente dei comandi precisi (Es. “start”, “manual”..ecc..).

Sino a che distanza funzionano in casa?

Il wifi può funzionare mediamente per 12 metri lineari. Questo significa che se nel percorso che separa il cronotermostato dalla caldaia vi saranno degli ostacoli come colonne portanti o muri, il raggio massimo di funzionamento del crono potrebbe diminuire.

Un cronotermostato può perdere precisione nel tempo?

Questo può dipendere dal fato che le batterie si stanno scaricando. In caso di una cattiva rilevazione della temperatura da parte del cronotermostato è necessario sostituire le pile e verificare se ritorna a funzionare correttamente. Qualora l'errore nel misurare il calore non dipendesse dalle batterie occorrerà provvedere ad una sostituzione.

Il prezzo della tecnologia

Solitamente un cronotermostato wireless controllabile da smartphone costa intorno a 150 euro, anche se il suo prezzo  dipende in gran parte dalla marca e dalle funzionalità. Costano meno i cronotermostati wireless formati da un trasmettitore ed un ricevitore, in cui il primo serve per rilevare la temperatura e trasmettere il segnale al secondo elemento, che invece farà partire la caldaia e quindi rendere i termosifoni belli caldi.
Non pentate che si tratta di cronotermostati stracostosi, visto che esistono modelli a partire da 35 euro. Eppure nel caso di cronotermostati wifi di ultimissima generazione, bisognerà versare molti più euro per accaparrarli. Il costo a volte può ingannare, pertanto non commettete l'ingenuità di pensare che più il prezzo del prodotto termico sarà elevato, maggiore sarà la sua qualità. Leggendo le recensioni presenti sul web, vi accorgerete come alcuni modelli, nonostante il prestigio dell'azienda che li ha prodotti, sono a dir poco sopravvalutati.

I problemi dei cronotermostati wireless

La prima cosa da dire è che per limitare i problemi dei  cronotermostati wireless è bene scegliere un modello che abbia una buona capacità di ricezione del segnale wifi, altrimenti il funzionamento sarà sempre limitato e a tratti la caldaia potrebbe anche non recepire il segnale.
Un altro problema che potrebbe compromettere il funzionamento di un cronotermostato wireless è il segnale debole, purtroppo le connessioni internet non sono tutte buone, una connessione intermittente o con segnale troppo debole può interferire con il funzionamento del cronotermostato, ancor più se la linea è mobile e quindi il sistema viene gestito tramite smartphone. In questo caso occorrono due buone connessioni: quella dello smartphone e quella di casa. Alcuni operatori di telefonia, che offrono i servizi internet non garantiscono una copertura "di campo" ottimale, soprattutto in alcuni paesini di mare o situati nelle vallate. Il consiglio è quello di controllare se internet prende bene, prima di non riuscire a programmare a distanza l'apparecchio wifi, sfruttando la domotica.


I problemi dei cronotermostati wireless non finiscono qui, infatti a complicare la situazione vi sono anche le interferenze che possono provenire da muri e pavimenti che bloccano il segnale oppure da altri elettrodomestici in funzione o dispositivi collegati alla stessa rete.
Alcuni clienti “radioamatori” hanno segnalato dei problemi nel far funzionare correttamente un cronotermostato wifi, rimanendo molto delusi e lamentandosi del cattivo funzionamento dell'apparecchio. Prima di acquistare un oggetto per il controllo termico come questo sarà bene valutare attentamente che le frequenze wifi non interferiscano con la ricezione del segnale di altri apparecchi wireless, presenti nell'appartamento.

Infine, per concludere la disamina sulle difficoltà che potrebbero avere i cronotermostati wireless è bene ricordare che questi funzionano rilevando la temperatura del locale in cui si trova il trasmettitore. Di conseguenza, se lo stesso apparecchio ricevitore viene posto vicino ad una zona particolarmente calda, ad esempio vicino al forno della cucina, la caldaia difficilmente sarà azionata, anche se magari in altre zone della casa sarà freddissimo perché i termosifoni sono spenti.

Questo problema viene riscontrato spesso da chi lavora in pizzeria e si ingegna per posizionare il cronotermostato senza che i suoi valori vengano “falsati” dalle altissime temperature di un forno a legna. Per ovviare a questo problema è bene installare in ogni camera della casa o negli ambienti più distanti di un locale commerciale delle sonde di calore. In questo modo possibile controllare con maggiore precisione il livello di calore ed ottenere un beneficio considerevole a livello di comfort oltre ad evitare di attivare i termosifoni nella saletta interna adiacente alla zona cottura delle pizze, anche quando nel patio coperto è necessario più calore.

Se si ha una certa dimestichezza con il linguaggio informatico Arduino sarà possibile realizzare un impianto per il riscaldamento domestico su misura, che aumenterà le performance del crono wireless, personalizzando al massimo la gestione di ogni fonte di calore o di fresco.
Siamo sicuri che questa informazione sarà presa con entusiasmo da tanti “nerd” che non vedono l'ora di connettere il proprio cronotermostato lan “insegnandogli” come comunicare con Arduino.
Se invece volessimo generare caldo all'esterno, come ad esempio sul balcone o nel patio di un locale, per esempio, sarebbe più opportuno comprare direttamente una lampada ad infrarossi.

 

Scritto da Demshop

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