Motopompe, elettropompe e pompe manuali: definizione e funzionamento

Le motopompe o pompe per acqua sono strumenti polifunzionali e molto utili per movimentare liquidi di vario tipo. Una pompa è l'attrezzo ideale per spostare velocemente grandi quantitativi d'acqua diventando così importante in contesti caratterizzati dalla presenza di cisterne, piscine e condomini. Di conseguenza le pompe si rivelano strumenti di grande utilità sia in contesti agricoli, quanto in contesti urbani, in quanto gli usi dell'acqua sono innumerevoli e coinvolgono diversi settori. La possibilità di aspirare liquidi da una parte e spostarli verso un'altra zona rendono questo oggetto ancora più indicato se applicato in contesti dominati da alluvioni e allagamenti o in altri in cui può risultare utile immagazzinare l'acqua piovana e direzionarla verso campi da irrorare.

 

Funzionamento delle motopompe

Alla stregua di una qualunque pompa idraulica sono strumenti che sfruttano l'energia meccanica e sono in grado di trasformarla in Energia cinetica che, nello specifico, si realizza sotto forma di spostamento del liquido. La natura dei liquidi movimentati può essere differente: si può trattare di latte, olio, vino e naturalmente acqua. In relazione all'utilizzo che verrà fatto, ci troveremo di fronte a tipi di pompe differenti

Le parti principali di una pompa sono due. La maggior parte delle motopompe presenta solitamente 2 buchi: un foro di entrata, detto “di aspirazione” o di mandata ed uno di uscita, da cui fuoriesce il liquido.

Il bisogno di estrarre acqua risale a tempi antichi. Basti pensare al funzionamento dei mulini e alla necessità di trasportare acqua mediante le pale, sfruttando la forza generata dall'energia eolica. a

La differenza principale che distingue una motopompa da un'elettropompa è che la motopompa riceve energia per mezzo di un motore alimentato con benzina o diesel, mentre l'elettropompa utilizza la corrente elettrica per mettersi in moto e svolgere il suo compito.

Esiste poi un terzo tipo di pompe che lavora grazie ad un motore esterno o ad altri ausili, come alberi o pulegge.

 

Principi di funzionamento delle pompe

 

Pompe a spostamento positivo, dette anche pompe volumetriche.

In questi modelli, la pressione viene generata grazie alla spinta delle pareti delle camere che ne vanno a modificare il volume.

In questa categoria rientrano le pompe alternative a pistone, che presentano vari vani fissi con volume variabile, ma anche pompe rotative o volumetriche-rotative in cui il liquido viene accumulato in uno o più vani che si spostano dalla zona di ingresso (bassa pressione) a quella di uscita (alta pressione).

 

 

Pompe rotodinamiche

Invece, questo tipo di pompa dell'acqua funziona scambiando la quantità di moto tra la macchina e il fluido, applicando i principi di idrodinamica. Troviamo pompe radiali o centrifughe, in cui il movimento del fluido mantiene un percorso perpendicolare all'asse, pompe idrauliche assiali, quando il percorso viene eseguito in un cilindro, e pompe per acqua diagonali o elicocentrifughe, il cui percorso avviene in un cono coassiale con l'asse.

 

A seconda del modo con cui sono azionate sono dette:

 

Elettropompe: quando le pompe necessitano di un motore elettrico per messersi in moto.

Pompe pneumatiche: se funzionano attraverso l'aria compressa;

Pompe a funzionamento idraulico: quando riescono a muoversi sotto la spinta della forza dell'acqua;

Pompe manuali: quando necessitano dell'azione meccanica eseguita da un uomo per mettersi in moto;

Motopompe: quando si attivano alimentate da un qualche combustibile.

 

Per conoscere la differenza tra pompe per acque chiare e pompe per acque nere, rimandiamo a questa spiegazione su quali sono per pompe per acque sporche.

Scritto da Demshop