Condizionatori e condominio: tra normativa e buon senso

 

chiave da idraulico

 

Condizionatori e condominio

Si tratta di un binomio da cui soltanto alcuni fortunati possono sottrarsi. Alludiamo a quella cerchia di persone che vive in villette autonome, che non paga ogni mese una retta condominiale e che amministra a livello individuale ogni eventualità. Le persone che abitano nei palazzi composti da più piani e quindi la stragrande maggioranza delle famiglie in Italia dovrà invece fare i conti con problemi legati al decoro architettonico, all'impatto estetico della facciata. Queste faccende potranno quindi essere risolte solo dopo delle noiosissime, quanto lunghe, assemblee condominiali, all'interno delle quali spesso si verificano litigi e scontri verbali degni delle trasmissioni più trash del palinsesto televisivo nazionale.

 

Il posizionamento del condizionatore

E' il nodo centrale su cui vertono la maggior parte delle controversie tra condomini, perchè in base a dove verrà posizionato e alle modalità con cui verrà effettuato il lavoro di installazione, potrà essere consentito o meno dal regolamento condominiale. In linea di massima qualunque presa di posizione che focalizzi l'attenzione sul rispetto dell'impatto estetico di un palazzo non è automaticamente vincente rispetto a libertà individuale di un condomino di disporre di un motore esterno che alimenti un inverter in grado di raffrescare lo spazio domestico.

Il diritto di un coinquilino o l'obbligo di rispettare determinate procedure e standard dipenderà dal contesto e dalle condizioni che si presentano di volta in volta, a partire dal luogo in cui il motore esterno verrà collocato.

 

Macchine a basso impatto estetico

E' buona regola optare per condizionatori con basso impatto estetico. Questa decisione permetterà di mantenere buoni rapporti con il vicinato e non offrirà pretesti all'amministratore per mettervi il bastone tra le ruote e impedire la gioia di avere fresco quando fa caldo in casa. La soluzione più semplice è quella di un condizionatore senza unità esterna, in quanto la parte visibile dall'esterno è il motore che, in questi modelli è integrato in un'unità unica. In virtù di questo, è facile intuire come le opinioni espresse su questi condizionatori siano ancora migliori se confrontate con quelle riferite ad altri modelli.
Altra soluzione “pacifica” sarebbe quella di installare il motore di uno split tradizionale all'interno della casa. Essendo appunto il motore la fonte dei problemi, per lo più legati a ragioni estetiche o al rumore prodotto in funzionamento, posizionarlo rappresenta un modo per tagliare la testa al toro.

 

Ma non è che oltre alla testa, stiamo tagliando qualche altra parte più delicata al povero toro?

 

In fondo se abbiamo un balcone o se il nostro vicino già lo ha fatto, che male faremmo ad installare un monosplit o un multisplit?

Nessuno appunto, ma dobbiamo essere certi di rispettare le buone norme del quieto vivere all'interno di uno stabile condominiale, per non finire in tribunale ed essere costretti a risarcire altri condomini per il danno subito.

Cerchiamo quindi di definire quello che si può fare quando si installa un condizionatore sulla facciata di un palazzo o sul proprio balcone e cosa invece risulta illegale e quindi oggetto di reclamo da parte dell'amministratore.

 

Cavi elettrici non a vista

Qualunque tipo di installazione vogliamo fare siamo tenuti a fare in modo da coprire nel miglior modo possibile i collegamenti elettrici. Montare gli elementi dell'inverter, compreso tubi e fili elettrici in maniera approssimativa è il miglior modo per indispettire il vicinato.

L'importanza della simmetria

Il criterio generale vuole che venga mantenuta una certa geometria tra gli elementi che compongono la facciata dell'edificio. Se due famiglie, all'interno dello stesso stabile, hanno già installato un condizionatore, entrambe sul lato destro della facciata, sarebbe auspicabile che una terza famiglia non lo posizioni sempre nella stessa zona.

Anche la presenza di luci stradali potrebbe condizionare l'estetica condominiale, al punto da suggerire quali condomini possono munirsi di climatizzatori e quali no, in funzione della locazione esatta della loro unità abitativa.

FAI : frequent ask illegal

Non dite che non vi avevamo avvisato. E già, perchè esistono comportamenti che infrangono palesemente il regolamento condominiale di cui vorremmo parlare. Una delle domande spesso rivolte agli avvocati specializzati in dispute condominiali verte sulla possibilità di convogliare la condensa del proprio condizionatore verso lo scolo condominiale. La scusa è quella di mantenere un ordine maggiore, evitando di lasciare in evidenza sul balcone o al pian terreno delle taniche o secchi che possano contenere l'acqua condensata prodotta dal motore del condizionatore di casa. Si tratta però di una becera scusa, visto che si tratta di una palese violazione legislativa, secondo la quale si rischia di essere sanzionati in modo notevole.

Altra infrazione frequente è quella che riguarda il mancato rispetto della distanza minima di 3 metri tra le costruzioni esterne a un palazzo, tra cui rientrano appunto anche le unità esterne dei condizionatori. La normativa del nostro paese prevede che la distanza tra un condizionatore e un altro, ma anche tra una macchina e ad esempio un'antenna parabolica, debbano esserci almeno 300 centimetri. Quando tale lunghezza non viene rispettata si entra nel campo dell'illegalità e se messi di fronte ad un giudice di pace, si rischierà di perdere la causa.

Rumore quanto basta

Tra le principali clausole presenti nei regolamenti condominiali vi è quella del rispetto dell'assoluto silenzio, in alcune ore della giornata. Va da sé che se avete un vecchio condizionatore rumoroso, in grado di produrre sino a 100 dB in modalità di raffrescamento, allora cominciate con il piede sbagliato. Se a questo si aggiunge la vostra cattiva abitudine di ascoltare la musica a tutto volume nel primo pomeriggio (durante quella che al sud Italia è nota come la controra) è facile intuire perchè durante le assemblee condominiali bocceranno sempre le vostre proposte.

Nelle situazioni più complicate sarà un rilievo fonometrico a determinare se un soggetto abbia o meno superato la soglia di tolleranza al rumore.

Cercate di usare il buon senso, oltre a rispettare quello che dice la legge.

Del resto esiste un collegamento diretto tra classe energetica e rendimento e prestazioni di un condizionatore e, sfruttando gli incentivi energetici, converrà sostituire la vecchia unità con un modello più performante che genererà consumi più ridotti sul piano energetico.

 

La legge in materia

E' possibile realizzare, all'interno della proprietà personale, qualunque tipo di opera murale, a patto che questa non produca un danno all'area comune con gli altri inquilini e che non si scontri con altri divieti condominiali.

Per specifici riferimenti normativi si suggerisce di visionare l'art. 1122 del codice civile “Opere sulle parti dell'edificio di proprietà”, in cui vengono minuziosamente descritte e regolamentate quelle attività o lavori che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza dei condomini e pregiudicare il decoro dell'architettura del palazzo.

In tutti i casi, ogni eventuale lavoro, compreso quello di posizionamento di un condizionatore, andrà sempre comunicato all'amministratore, meglio se in forma scritta, attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno o posta certificata elettronica.

Successivamente, sarà compito dell'amministratore convocare una assemblea condominiale per esprimere a maggioranza un parere favorevole o contrario a quella richiesta di lavori.

Ad ogni modo un'assemblea non può impedire l'installazione di un condizionatore, se vengono rispettati i seguenti punti:

 

Difesa dell'estetica del palazzo

Il climatizzatore non può mai ledere il decoro architettonico del condominio, sia che venga posizionato sul balcone e sia che venga messo direttamente sulla parte esterna dello stabile. Qualora l'assemblea non sia d'accordo, sarà un giudice di pace a stabilire chi ha torto o ragione.

 

Posizionamento del motore

L'unità esterna del condizionatore non potrà essere collocata nella zona subito inferiore rispetto al balcone perchè si presenterebbe il rischio di “invadere” l'area di proprietà del vicino che abita sotto. E' buona regola installarli lateralmente, sfruttando quelle parti di muro più lontane da altre abitazioni. Convenzionalmente, come abbiamo già detto, la distanza legale tra 2 condizionatori o qualunque altro elemento isso sulla facciata è di 3 metri.

 

Stabilità del fissaggio

Si tratta di macchine di un certo volume, che possono pesare anche 50-60 chilogrammi. La sicurezza delle persone dovrà essere garantita dal successo di un'installazione che dovrà essere perfettamente fissata alla parete, scongiurando ogni rischio di caduta.

 

Scritto da Demshop

1 Commenti

Nunziatina On 19.05.2021
Volevo chiedere per quanto riguarda la distanza frontale cioè se difronte alla macchina ci sono le finestre del dirimpettaio, si tratta di una chiostrina, quanto deve essere la distanza, per evitare che le emissioni sua di calore che sostanze tossiche possano entrare nelle finestre, che il vicino può tenere aperte durante il funzionamento dello stesso. Grazie Rispondi a questo commento
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